Descrizione
Una piacevole passeggiata a ritroso nel tempo, nella Torino degli anni ’30 e ’40, una vecchia cartolina per nulla sbiadita, mache, anzi, mantiene ancora vivi i colori di una città, di un borgo ricco di reminiscenze di sapori, di fragranze, di personaggi, cari all’autrice, dai soprannomi curiosi come “Cola dij euv” o “Madama Pistapere” o “Màrtes a ‘n bòt”; ma anche figure di un certo rilievo quali Felice Casorati o Ada Prospero (moglie di Piero Gobetti), conosciuti personalmente dalla scrittrice e per questo raccontati.Sono episodi e frammenti di vita quotidiana, affiorati alla memoria proprio, come capita, in quegli attimi in cui più forte è la nostalgia del passato.Ricordarli per non dimenticarli e scriverli sulla carta per non perderli. Questo, l’intento di Ada Soldati, torinese, che per anni ha lavorato presso un’antica e prestigiosa casa editrice della sua città
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