Da La Stampa del 22/02/2019
È il primo febbraio, la signora Vincenzina gira il foglio del calendario “Memòria dël temp” e osserva la fotografia che lo illustra. È carnevale, a Porta Nuova sfila il carro allegorico della Croce Verde, un biròcc a due ruote, trainato da un asinello guidato da un contadino mentre il suo compare tiene sotto il braccio una cesta con un maialino vivo. A bordo, seduti sulla panca, ci sono Gianduia e Giacometta. Vincenzina li osserva con attenzione scopre che sono i suoi genitori! O meglio, quelli che sei anni dopo sarebbero diventati i suoi genitori. Siamo nel 1924, Gianduia si chiama Esterino e ha 20 anni; Giacometta è Giuseppina e di anni ne ha solo 16. Volontari entrambi della Croce Verde, si sono conosciuti e innamorati in quella circostanza. È una storia bella e commovente e un censimento di quante coppie si sono formate grazie a un impegno nel volontariato sorprenderebbe per il loro numero elevato. Esterino e Giuseppina (Rino e Pina) si sposano 4 anni dopo, nel 1928. Pina lavora come rammendatrice di pizzi presso la ditta Tulli e Pizzi, Rino è operaio specializzato all’Ansaldo. È un giovane serio e responsabile, nutre sentimenti antifascisti. È esente dal servizio di leva in quanto primogenito di madre vedova; il padre è morto quando lui aveva 19 anni e in casa ci sono altri tre fratelli, il più piccolo ha solo 4 anni. Avvertendo per tempo il soffiare di nuovi venti di guerra, paventando un richiamo alle armi, coglie l’occasione di un lavoro in Abruzzo, a Gissi, in provincia di Chieti, come capo garage e autista di automezzi. Siamo nel 1930 e Vincenzina ha solo sei mesi. Conserva un grato ricordo dei primi tre anni di scuola elementare frequentati a Gissi, fino al ritorno a Torino nell’estate del 1939. Pino andrà a lavorare alla Lancia perciò non sarà richiamato. La casa di via Rubiana sarà sinistrata a causa dei bombardamenti e la famiglia sfollerà a Lauriano Po. Rino mancherà a 79 anni a causa del fumo, il suo unico vizio, Pina a 101 anni e tre mesi. Vincenzina vivrà un’altra bella storia: non solo canterà per 30 anni come soprano nel coro della RAI ma lì conoscerà Antonio, tenore, che diventerà suo marito.
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